L'impegno nella salvaguardia dell’acqua è parte integrante della nostra strategia di sostenibilità. Riconosciamo l’accesso all’acqua e ai servizi igienici come diritto e promuoviamo iniziative di riduzione del rischio di approvvigionamento idrico, soprattutto nelle aree più vulnerabili.
L’acqua è l'elemento chiave per la sopravvivenza delle nostre comunità ed ecosistemi. Essa svolge un ruolo essenziale per l'industria, compreso il nostro settore, così come per l'agricoltura e la produzione di energia. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l'impatto delle crisi idriche. La gestione efficiente dell’acqua e la sua salvaguardia sono quindi cruciali per lo sviluppo sostenibile e per la nostra strategia di sostenibilità.
La gestione sostenibile dell'acqua è un nostro dovere considerando i diversi contesti ambientali e sociali dei paesi in cui operiamo. Le aree ad alto stress idrico e in potenziale esaurimento necessitano di interventi prioritari nel nostro percorso di miglioramento quale parte integrante della nostra strategia sui cambiamenti climatici.
Gli stabilimenti produttivi del Gruppo dispongono di sistemi e procedure per monitorare i propri consumi e scarichi idrici. Nel processo di produzione del cemento, che assorbe circa il 75% dei consumi idrici del Gruppo, l'acqua viene utilizzata principalmente per il raffreddamento degli impianti, per ridurre la temperatura dei gas in uscita dai forni e per l’abbattimento delle polveri e la pulizia. Nei processi umidi e semi-umidi, il consumo idrico è maggiore in quanto l’acqua viene vaporizzata durante le fasi di produzione. Nella produzione di calcestruzzo preconfezionato, l'acqua è invece utilizzata come materia prima.
L'impegno di Cementir per una gestione sostenibile dell'acqua
Crediamo che il quadro di gestione più coerente con la nostra strategia di sostenibilità per un utilizzo responsabile dell’acqua sia costituito dall’attuazione ed il mantenimento di sistemi di gestione ambientale conformi allo standard ISO 14001. Più del 70% dei nostri consumi idrici si realizzano in siti industriali certificati ISO 14001.
Il nostro impegno:
- L'approvvigionamento idrico è considerato tra i fattori di valutazione del rischio/opportunità delle nostre attività ed effettuiamo monitoraggi periodici del rischio idrico considerando l’ubicazione dei nostri impianti e le condizioni locali di stress idrico.
- Promuoviamo pratiche di gestione dell'acqua efficienti, attraverso, ma non solo, il riciclaggio/riutilizzo, la minimizzazione dei prelievi di acqua dolce, il contenimento degli scarichi delle acque reflue, la minimizzazione delle perdite, l’uso di risorse idriche alternative nonché lo sviluppo di prodotti sostenibili secondo un approccio circolare. Tali iniziative sono ancora più importanti nei siti di produzione di cemento situati in aree ad elevato stress idrico secondo la mappa del rischio “Aqueduct” del World Resources Institute.
- Adottiamo un sistema di monitoraggio, controllo e rendicontazione periodica dei progressi compiuti in ciascun sito nel raggiungimento degli obiettivi in base ad indicatori riconosciuti a livello internazionale.
- Sviluppiamo un rapporto di collaborazione costruttiva, basato sulla massima apertura e fiducia, nei confronti delle comunità locali e delle Istituzioni perché crediamo nella condivisione delle sfide per la conservazione della acqua quale risorsa comune.
- Incoraggiamo i dipendenti e i terzi lungo la catena di approvvigionamento a sviluppare e dimostrare un comportamento responsabile verso l'uso sostenibile e la salvaguardia dell'acqua.
- Garantiamo il rispetto della legislazione locale, regionale, nazionale e internazionale applicabile.
WATER RISK INDICATORS
Gli indicatori di rischio idrico di Aqueduct mappano i rischi per l’acqua come ad esempio le inondazioni, la siccità e lo stress, usando dati open-source. Gli indicatori sono stati sviluppati usando la modellazione idrologica a lungo termine e vengono periodicamente aggiornati.
Lo stress idrico misura il rapporto tra il totale dei prelievi d’acqua e le riserve rinnovabili superficiali e sotterranee a disposizione (scorte) in una specifica area geografica. I prelievi includono gli usi domestici, industriali e agricoli, consumati e non consumati.
Valori più alti dell’indicatore indicano una maggiore concorrenza tra gli utenti e quindi uno stress maggiore.
Le aree a rischio stress idrico alto sono quelle con valori superiori al 40%.
Circa il 75% dei consumi idrici complessivi del Gruppo sono dovuti alla produzione di cemento (4.455 migliaia di m3). In quest’area nel 2021 abbiamo riutilizzato/riciclato il 32,6% dell’acqua prelevata. Il 34,4% del consumo ha riguardato stabilimenti situati in zone soggette ad elevato stress idrico.
Entro il 2030, il Gruppo ridurrà del 20% il consumo di acqua per tonnellata di cemento, rispetto ai valori del 2019. Nelle zone ad alto stress idrico, che già presentano consumi specifici più bassi rispetto alla media di Gruppo, l’obiettivo è ridurre del 25% il consumo per tonnellata di cemento.
Consumi di acqua | Unità | 2019 | 2020 | 2021 | 2030 |
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Consumi di acqua | Litri/ton cemento | 480 | 445 | 413 | 384 |
Riduzione rispetto al 2019 | -7% | -14% | -20% | ||
Consumi di acqua in aree a stress idrico | Litri/ton cemento | 280 | 287 | 276 | 210 |
Riduzione rispetto al 2019 | 0% | -1.5% | -25% |
Nel 2021 abbiamo partecipato per la prima volta al questionario di CDP Water Security per la trasparenza sulla gestione delle risorse idriche, ottenendo un rating pari a B.
CDP valuta il livello di trasparenza con cui le aziende rendicontano le proprie attività legata alla gestione dell’acqua e le misure adottate per mitigare i rischi.
Nella cava di Clypot, in Belgio, situata in un’area con stress idrico, abbiamo stipulato un contratto con l’autorità locale per recuperare l’acqua di cava e destinarla alla rete pubblica di distribuzione, dopo averla resa potabile. Il processo di trattamento delle acque reflue prevede l’eliminazione delle parti solide e di elementi chimici indesiderati come ferro o manganese e controlli specifici per garantirne la qualità batteriologica.
Nel 2021 sono stati trasferiti oltre un milione di m3 di acqua di cava alla rete idrica pubblica per la sua potabilizzazione.
L’obiettivo è rendere disponibili quasi due milioni di m3 di acqua di cava all’impianto di trattamento di Neufvilles, della società SWDE, attiva nella produzione e distribuzione dell’acqua, che fornirà quasi 20.000 famiglie in Vallonia. Attraverso questo processo di recupero, SWDE ridurrà il pompaggio dai pozzi di produzione, con minore utilizzo del bacino idrogeologico locale di Senne-Senette.